Nel corso degli anni, durante la pratica clinica, ho avuto modo di lavorare con molte persone che, pur chiedendomi un aiuto rispetto a problematiche molto diverse tra loro, erano tuttavia accomunate dal vivere una situazione di blocco fonte di disagio, senza riuscire a promuovere alcun cambiamento significativo.
Nel corso della vita, accanto a soddisfazioni, gratificazioni, momenti di serenità e benessere, ognuno si trova a dover inevitabilmente affrontare problemi, perdite e ostacoli di varia natura.
Alcune volte si riesce a gestirli con le proprie risorse in autonomia o con l’aiuto dei propri cari, altre può accadere di esserne travolti e di rimanere bloccati senza riuscire a indirizzare i propri sforzi per sentirsi meglio. In questi casi l’aiuto qualificato di un esperto in psicologia può risultare una valida risorsa per ristabilire un buon equilibrio psico-fisico, per individuare differenti punti di vista e per acquisire nuove consapevolezze rispetto a sé stessi e alla propria vita.
In genere ci si prende più cura della propria salute fisica e meno di quella psicologica, dimenticando come entrambe si influenzino reciprocamente e contribuiscano insieme al benessere generale della persona.
Purtroppo, infatti, anche se in misura minore rispetto al passato, è ancora diffusa la tendenza ad associare lo specialista in psicologia al “medico dei matti”. In realtà chiedere aiuto a uno psicologo significa prendersi cura di sé stessi e del proprio benessere, allo stesso modo per cui ci rivolgiamo a un medico per risolvere un problema di salute. La ricerca in proposito ha ormai chiarito come chi intraprende un percorso di cura psicoterapeutico riesce a stare meglio dell’80% di chi non lo fa e che i cambiamenti ottenuti sono durevoli (Lambert e altri, 2002).
La terapia è indicata quando il malessere interferisce con le nostre incombenze quotidiane, quando facciamo fatica a concentrarci, lavorare o stare bene con le persone care, quando ci sentiamo particolarmente preoccupati o molto tristi senza una reale motivazione o magari abbiamo dei comportamenti inspiegabili, quando evitiamo situazioni o luoghi per il timore che possano crearci dei profondi disagi (prendere un aereo, frequentare luoghi affollati), quando il disagio psicologico, originato da eventi particolari (un lutto, una separazione o un cambiamento inaspettato) si protrae nel tempo invalidando la nostra quotidianità, quando abbiamo una dipendenza o soffriamo di ansia, depressione e stress anche senza magari conoscerne i motivi alla base.
E’ possibile raggruppare i problemi di cui mi occupo nella pratica clinica in 12 Categorie, universalmente riconosciute nella classificazione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-V) redatto dall’American Psychiatric Association (APA), uno dei sistemi nosografici per i disturbi mentali o psicopatologici più utilizzati da psichiatri, psicologi e medici di tutto il mondo, sia nella pratica clinica sia nell’ambito della ricerca.
- DISTURBI D’ANSIA
- DISTURBI DEL TONO DELL’UMORE
- DISTURBI DI PERSONALITÀ
- DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO E DISTURBI CORRELATI
- DISTURBO DA SINTOMI SOMATICI E DISTURBI CORRELATI
- DISTURBI DELLA NUTRIZIONE E DELL’ALIMENTAZIONE
- PROBLEMI DI COPPIA
- DISTURBI SESSUALI
- DISTURBI DEL SONNO
- DIPENDENZE PATOLOGICHE
- DISTURBI CORRELATI A EVENTI TRAUMATICI E STRESSANTI
- DISTURBI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
Per una migliore fruizione di lettura ho provveduto a dettagliare i Problemi Trattati durante la mia esperienza di Psicoterapeuta in questa pagina studiata ad hoc.