MINDFULNESS E CORONAVIRUS
In questo periodo di forzato isolamento e di futuro incerto, un valido aiuto ci viene suggerito dalla mindfulness che insegna come sia inutile tentare di svuotare la mente dai pensieri, pertanto meglio allenarci ad essere consapevoli dei propri pensieri in ogni momento, focalizzandoci sul qui ed ora, senza rimuginare su preoccupazioni passate o indugiare su ansie future.
- Tecniche di respirazione: iniziate a respirare ed espirate lentamente, un ciclo di respirazione dovrebbe durare circa 6 secondi. Inspirate attraverso il naso e buttate fuori l’aria dalla bocca, lasciando defluire il respiro senza alcuno sforzo, dentro e fuori dal corpo. Lasciate andare i pensieri per un minuto. Non pensate alle cose che ancora dovete fare entro la giornata e non riflettete sui progetti della vostra vita. Semplicemente, lasciatevi andare per un minuto senza pensare a nulla se non al vostro respiro.
Gli esercizi di respirazione sono molto utili se considerate che, rallentando il respiro, migliora il riflesso barocettore che controlla la pressione arteriosa, abbassandola e innescando un meccanismo di bio-feedback positivo che immediatamente riduce l’ansia.
- Vivere il tempo presente: questa pratica richiede ovviamente allenamento, non è intuitiva né ci verrà naturale da un giorno con l’altro, ma può esserci utile quando in questi giorni a casa percepiremo un disagio emotivo: ad esempio, solo perché dobbiamo sbrigare delle faccende in casa, non significa che questi compiti debbano essere noiosi e poco interessanti, possiamo trasformare queste attività in pratiche di consapevolezza rallentandole e prestando loro un diverso livello di attenzione. Se non sono capace di lavare i piatti con gioia, se voglio finirli velocemente per fare altro, sarò ugualmente incapace di godermi l’attività successiva con gioia. Pensare a cosa fare dopo, significa sempre trascinarsi nel futuro, senza essere capace di vivere nel momento presente.
- Nuova consapevolezza sensoriale: pensate a qualcosa che vi accade oggi, qualcosa che date per scontato, come ad esempio fare la doccia. Nel momento in cui siete sotto l’acqua, fermatevi un attimo e cercate di essere consapevoli di dove vi trovate, di come vi sentite in quel determinato momento. Allo stesso modo, si può pensare al momento in cui si accende il computer per iniziare a lavorare, prendetevi un momento per apprezzare le mani che consentono di eseguire questo processo e il cervello che facilita la comprensione di come utilizzare il dispositivo. Non deve essere per forza un contatto fisico, ad esempio, ogni volta che vi arriva un pensiero negativo, prendetevi un momento e fermatevi, etichettate il pensiero come inutile e rilasciate la negatività. Scegliete un punto di contatto che vi ispiri, invece di svolgere le vostre attività quotidiane come automi, godetevi il momento. Prendetevi il tempo per fermarvi e coltivare la consapevolezza propositiva di ciò che state facendo e siate grati di come tutto questo sia parte della vostra vita.
- Un legame più stretto col proprio corpo: un’altra risorsa che la mindfulness ci dona è la possibilità di coltivare un legame più stretto e consapevole col proprio corpo, mediante la tecnica del body scan. Sdraiati o comodamente seduti in uno stato di completo relax, gli occhi chiusi, focalizzate l’attenzione su ogni parte del vostro corpo con una lenta e precisa attenzione, partendo metodicamente da un dito del piede a piacimento per finire alla sommità del capo. L’obiettivo è quello di liberarci dalla sofferenza che nasce quando le cose non sono come vorremmo: nella scansione del corpo, proprio come nella vita, siamo invitati ad accettare che le cose siano in un certo modo, lasciando spazio alle cose così come sono, a noi stessi così come siamo, attraverso l’ascolto del nostro corpo. Attraverso questa ricca immobilità sviluppiamo la modalità dell’essere anziché la modalità del fare, che è quella che accende il nostro motore e ci rende incessantemente attivi. Coltiviamo invece la possibilità di percepire il tempo che viviamo, di contemplare le questioni che affrontiamo e di dimorare nel presente, senza trattarlo come un fuggevole passaggio verso il dopo.
Questa breve introduzione alle tecniche base della mindfulness non vuole essere esaustiva né sostituirsi ad un aiuto professionale, ma piuttosto offrire un contributo per riflettere, sperimentare e orientare al meglio i nostri pensieri, emozioni e comportamenti – individuali e collettivi – di fronte al problema del Covid-19. Mi auguro che possa esservi utile.
Per chi invece vivesse questo periodo in uno stato di costante allerta, disagio, ansia o addirittura panico può chiedermi un aiuto professionale per gestire questi temi e vivere uno stato più adattivo e funzionale mediante la terapia online.